La giornata speciale di Alessandro e Irene è iniziata con la pioggia, ma loro non si sono fatti scoraggiare. La sposa mi ha accolto con un sorriso emozionato, e una dolce casetta piena d’amore. Aveva fatto ritardo dalla parrucchiera, non è la prima volta che succede, ma quando è arrivata mi sono innamorata subito della sua treccia fiorita. Mancava solo che indossasse il suo vestito, allora l’ho anticipata in camera per fotografare qualche dettaglio e poi, aiutata da mani preziose, ha ultimato la sua preparazione. Un incanto.
Ho conosciuto questi sposi pochissime settimane prima del loro matrimonio, mi sono piaciuti subito. Ne parlavo giorni fa con un’altra sposa: il lavoro del fotografo di matrimonio è quello di raccontare con le immagini le emozioni di una coppia in una giornata unica. E come si fa a farlo se non si crea feeling? Ritengo che la sintonia tra il fotografo e il soggetto sia fondamentale e molto spesso la sento fin dal primo appuntamento, fin dalla prima chiacchierata con loro. Alessandro e Irene mi hanno raccontato di come sarebbe stato il loro giorno: “semplice, desideriamo vivere un giorno di festa!”
Adoro quando gli sposi mi parlano con franchezza.


Alessandro e Irene hanno celebrato il loro matrimonio in una chiesa incantevole, sembrava uscita da una favola: mattoni rossi, alte travi e luci calde hanno abbracciato le loro famiglie.


Dopo il lancio del riso, se il tempo lo permette, chiedo agli sposi di dedicare qualche minuto alle prime fotografie di coppia. Cerco uno sfondo che possa caratterizzare la loro storia, e dove possano guardarsi negli occhi a pochi minuti dal loro sì. L’emozione è sempre molto forte, li lascio liberi di parlarsi e di abbracciarsi mentre lavoro per fotografare i gesti del loro amore.
L’accoglienza a Villa Calini è avvenuta tra sorrisi e abbracci, per poi fiondarsi sull’ aperitivo all’interno.
Durante questi momenti un fotografo si dedica a raccogliere immagini di sorrisi e chiacchiere informali, senza disturbare la coppia ma lasciandoli liberi di godersi i propri invitati. Io, solitamente faccio un veloce sopralluogo per valutare le zone più belle o più caratteristiche della location per non perdere poi troppo tempo per realizzare le fotografie di coppia. In secondo luogo dedico sempre attenzione all’allestimento.
In ogni matrimonio i dettagli raccontano degli sposi: stile e colori sono capaci di riassumere il loro carattere. Il lavoro di Yes I do è infatti riuscito a stupire tutti gli invitati. Un team giovane condotto da Eleny coordinatrice attenta ai dettami di creativi, professionalità e attenzione doviziosa ai particolari.
Non ho dovuto chiedere molto ad Alessandro e Irene durante la nostra passeggiata, fin dalla sessione pre-matrimonio ho notato tra loro tanta dolcezza e affinità e quel pomeriggio abbiamo solo cercato i luoghi più intimi della location, in modo che si sentissero a loro agio. La cosa più importante per me è sapere i miei sposi tranquilli, rilassati nel momento in cui si dedicano alle fotografie perchè è solo così che ottengo gli scatti migliori. Nessuna scomoda posa, nessuna situazione di imbarazzo ma solo abbracci sinceri e gesti quotidiani.


Il verde intenso del giardino ha fatto da cornice a questa coppia che si è goduta questo momento in tranquillità, per tornare prestissimo a festeggiare con amici e parenti.


Il lavoro di Guru Lab ha stupito tutti, un taglio della torta illuminato di Tiffany e balli pieni di colore. L’origine greca della famiglia della sposa ha dato vita ad un’atmosfera pazzesca, nessuna è rimasto seduto ma erano tutti in pista a scatenarsi: ho lasciato la festa con fatica, sarei voluta rimanere fino al mattino.
